Correzione trucco semipermanente sopracciglia

Una correzione trucco semipermanente sopracciglia in certi casi purtroppo è fondamentale, anche se vorremmo evitare di spendere altri soldi dopo quelli che abbiamo speso, però è un qualcosa che quando serve serve.

 

Infatti possiamo parlare di questa correzione di un tatuaggio sempre permanente come il microblading perché magari c’è stato un colore sbagliato o una forma errata, ed è un tipo di correzione che dovrà essere seguita da un dermopigmentista esperto che utilizzerà varie tecniche correttive, dipendendo dalla situazione specifica del cliente in questione

 

Anche se prima di intervenire e prima di decidere e optare per una tecnica dovrà verificare con attenzione lo stato attuale del tatuaggio guardando la forma e il grado di scolorimento.

 

In questo caso opteranno per una delle tecniche che può essere il camouflage o la cover up che andranno così da coprirlo e camuffarlo con un nuovo colore che valorizzi lo sguardo e le sopracciglia delle persone.

 

Parliamo di un disegno che cambierà lo spessore e la forma dell’arcata sopraccigliare, e si chiama progetto di correzione, e che garantirà all’uomo o la donna in questione che si sono rivolte a quella professionista specifica una forma più naturale e armonica e in perfetta simmetria con il viso.

 

Ove decidessimo di andarci a parlare di persona con queste professioniste oppure se li contattassimo. via email o via WhatsApp o in qualsiasi altro modo, una delle prime cose che ci diranno è che comunque devono passare almeno 40 giorni dall’ultima applicazione per poter intervenire semplicemente perché dopo un’incisione c’è una guarigione da seguire con dei tempi prima di poter intervenire di nuovo.

 

Le persone che decideranno di correggere un tatuaggio anche semipermanente potranno optare per una tecnica di rimozione del tattoo con il laser visto che non esistono creme, e trattamenti per eliminare il pigmento.

 

In poche parole non parliamo di un ambito molto semplice ma parliamo di un qualcosa di molto di tecnico se non siamo delle persone addette ai lavori, e soprattutto parliamo di un qualcosa che va analizzato caso per caso, perché non ci sono soluzioni a 360 gradi che valgono per tutti.

 

Scegliere dei professionisti adeguati alle nostre esigenze e fa sempre la differenza in ogni ambito

 

Di certo è giusto che andiamo ad informarci per avere più delucidazioni rispetto a questa possibilità di correzione trucco semipermanente per le sopracciglia in modo poi quando ci interfacciamo con le varie professioniste sappiamo cosa dire, e abbiamo un minimo di linguaggio in comune.

 

Certo è che poi questo non basta perché se non siamo in grado di trovare delle professioniste che siano adeguate ai bisogni che abbiamo e anche alle possibilità che abbiamo dal punto di vista economico, rischiamo di fare un flop.

 

Magari questa correzione per le sopracciglia ci convince, però se non troviamo delle professioniste giuste rischiamo di rimanere delusi o deluse dei risultati che potremmo ottenere.

 

E quindi ci conviene andare a guardare le recensioni on-line così da capirne un po’ di più, e riuscire a scegliere in maniera molto consapevole.

Link Utili:

FORSE NON SAPEVI CHE ?

Il trucco permanente, in sigla PMU dall’inglese permanent make-up, è una tecnica della cosmesi decorativa che utilizza il tatuaggio per applicare i pigmenti sotto la superficie della pelle. Normalmente serve a correggere gli inestetismi del viso e del corpo e per il miglioramento della immagine estetica in generale. L’utilizzo più frequente è sul viso, marcando e modificando le linee degli occhi, labbra e sopracciglia con disegni che richiamano il disegno naturale, In questo si distingue dal tatuaggio artistico che realizza disegni di fantasia. Può essere utilizzato anche per camouflage permanenti, per ridurre la visibilità di cicatrici, anche risultanti da interventi chirurgici o per ricostruire il disegno di areola e capezzolo dopo operazioni di mastectomia, con la pratica introdotta da Kesselring nel 1987 Quest’ultima attività viene definita anche “tatuaggio medicale” o “senologico”. La distinzione tra le attività di tatuaggio e di trucco permanente non è chiaramente definita ed il trucco permanente può essere chiamato anche: dermopigmentazione viso, tatuaggio visagista, trucco semipermanente, micropigmentazione estetica, tricopigmentazione. L’Italia, al 2017, non ha adottato una legislazione specifica. Il quadro normativo italiano si riconduce alle Linee guida del Ministero della Salute per l’esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza (Circolari 2.9/156 e 2.8/633 del Ministero della Sanità pubblicate nel 1998 2.9/156). Le Circolari ministeriali prendono in considerazione i rischi di trasmissione di infezioni ed effetti tossici dovuti alle sostanze utilizzate per la pigmentazione del derma. Le misure, riportate, da applicare per il controllo del rischio sono: norme igieniche generali; misure di barriera e precauzioni universali; nonché misure di controllo ambientale. L’esercizio dell’attività di trucco permanente in Italia non è regolato da leggi nazionali, ma può rientrare in quanto disciplinato dalla legge 1/90 sull’attività di estetista. Nel 2015 una apposita modifica delle schede tecniche allegate alla legge sancisce che le apparecchiature per trucco permanente rientrano tra le apparecchiature utilizzabili da una estetista. Alcune leggi regionali per la disciplina dell’attività di piercing e tatuaggio, possono valere anche per le attività di trucco permanente. La tutela del consumatore sui prodotti e trattamenti di trucco permanente in assenza di leggi specifiche che disciplinino la materia è assicurata dalla applicazione del Codice del consumo (DL.vo 6 settembre 2005, n. 206.) che rende vincolanti il rispetto della risoluzione ResAP(2008)1 del Consiglio d’Europa e delle circolari ministeriali. In accordo con gli articoli 2 e 316 Codice Civile in Italia è proibito praticare trucco permanente o tatuaggi a chi ha meno di 18 anni senza il consenso dei genitori o dei tutori. Nelle indicazioni fornite alle estetiste sulla applicazione del trucco permanente si specifica inoltre di non effettuare il trattamento:

  • sulle donne in stato di gravidanza;
  • su soggetti che soffrono di allergie, di epilessia o di malattie infettive, o autoimmuni, o dell’apparato respiratorio o dell’apparato cardiocircolatorio, o della zona di cute da trattare;
  • su soggetti che soffrono di patologie, o sono in cura con farmaci, che alterano la normale riepitelizzazione della pelle o la coagulazione/cicatrizzazione (ad es.: diabete, anemia mediterranea, ecc.) o sono in cura con farmaci chemioterapici;
  • in concomitanza con altri trattamenti estetici, medico-estetici, medici che compromettono lo spessore e l’integrità dello strato corneo (es. peeling). (Wikipedia)