Io trucco semipermanente

Il io trucco semipermanente è uno dei trattamenti a cui è più difficile rinunciare perché è adatto sia per uomini che perdono e viene realizzato per dare rilievo in maniera significativa o per mascherare l’imperfezione e alcuni inestetismi che ci sono nel viso.

Parliamo quindi di un trucco legato a una tecnica estetica di dermopigmentazione che possiamo tranquillamente paragonata al tatuaggio perché assomiglia un po’ ad esso ma è diverso per due fattori decisivi

Innanzitutto perché si utilizzano pigmenti diversi e anche perché vengono iniettati non in profondità ma nello strato superficiale dell’epidermide.

Parliamo di una tecnica che oltre a valorizzare lo sguardo consente di rinfoltire le sopracciglia quando sono inesistenti o per via di depilazioni che non sono andate a buon fine o per malattie come l’alopecia. Oltre al fatto che consente di correggere in maniera significativa delle imperfezioni.

 Per quanto riguarda i punti dove applicare il trucco diciamo che lo si può fare con le sopracciglia perché si può realizzare un effetto definito iperrealistico oppure un effetto misto con sfumatura o ancora un effetto più definito per make-up: però è una cosa che bisogna chiedere agli esperti prima di procedere.

Diciamo anche che può essere un trucco permanente legato agli occhi grazie delle tecniche che sono chiamate nello specifico ingratigliare, l’eyeliner sfumato o semplicemente eyeliner.

Molto richiesto il trucco permanente sopracciglia perché parliamo di un tatuaggio estetico particolare seguito permette di un macchinario specifico che riesce a praticare centinaia di micropunture al minuto perché ad ogni iniezione verrà introdotta nella cute un pigmento del colore, adatto a quello che si vuole realizzare.

Teniamo presente che introdurre aghi montati su un macchinario non comporta nessun tipo di rischio per la pelle del paziente perché al limite può provocare solo un po’ di fastidio che sono assolutamente risolvibili e che vanno via quasi subito o anche in alcuni casi un leggero arrossamento.

 

Cos’altro c’è da sapere sull’argomento

Altre cose molto importanti da sapere è che i pigmenti sono più compatibili e naturali e per questo certificati e sicuri. il fatto che siano io riassorbibili è importante perché ci permette di capire che il trucco semipermanente non durerà per sempre ma più o meno per due anni.

 Infatti quello che succederà è che i pigmenti verranno riassorbiti nell’organismo e il trucco andrà sbiadendo fino a scomparire del tutto: però per farlo durare più lungo si può scegliere di sottoporsi a sedute di mantenimento che serviranno sia per ridisegnare la parte trattata, ma anche per far risaltare i colori.

Sempre per quanto riguarda il trucco semipermanente e sopracciglia ricordiamo che per effettuarlo occorrono un paio di sedute della durata del meno due ore di test perché poi a distanza di qualche mese ci si possa trovare un’altra seduta per accentuare pigmenti dando un aspetto più naturale al trucco.

 In pratica quindi, per avere la garanzia di avere un risultato perfetto senza conseguenze dannose come infezioni, bisogna sempre affidarsi ad esperti che possono garantire sia un lavoro preciso dal punto di vista manuale, anche per quanto riguarda la provenienza dei pigmenti.

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FORSE NON SAPEVI CHE ?

Il trucco permanente, in sigla PMU dall’inglese permanent make-up, è una tecnica della cosmesi decorativa che utilizza il tatuaggio per applicare i pigmenti sotto la superficie della pelle. Normalmente serve a correggere gli inestetismi del viso e del corpo e per il miglioramento della immagine estetica in generale. L’utilizzo più frequente è sul viso, marcando e modificando le linee degli occhi, labbra e sopracciglia con disegni che richiamano il disegno naturale, In questo si distingue dal tatuaggio artistico che realizza disegni di fantasia. Può essere utilizzato anche per camouflage permanenti, per ridurre la visibilità di cicatrici, anche risultanti da interventi chirurgici o per ricostruire il disegno di areola e capezzolo dopo operazioni di mastectomia, con la pratica introdotta da Kesselring nel 1987 Quest’ultima attività viene definita anche “tatuaggio medicale” o “senologico”. La distinzione tra le attività di tatuaggio e di trucco permanente non è chiaramente definita ed il trucco permanente può essere chiamato anche: dermopigmentazione viso, tatuaggio visagista, trucco semipermanente, micropigmentazione estetica, tricopigmentazione. L’Italia, al 2017, non ha adottato una legislazione specifica. Il quadro normativo italiano si riconduce alle Linee guida del Ministero della Salute per l’esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza (Circolari 2.9/156 e 2.8/633 del Ministero della Sanità pubblicate nel 1998 2.9/156). Le Circolari ministeriali prendono in considerazione i rischi di trasmissione di infezioni ed effetti tossici dovuti alle sostanze utilizzate per la pigmentazione del derma. Le misure, riportate, da applicare per il controllo del rischio sono: norme igieniche generali; misure di barriera e precauzioni universali; nonché misure di controllo ambientale. L’esercizio dell’attività di trucco permanente in Italia non è regolato da leggi nazionali, ma può rientrare in quanto disciplinato dalla legge 1/90 sull’attività di estetista. Nel 2015 una apposita modifica delle schede tecniche allegate alla legge sancisce che le apparecchiature per trucco permanente rientrano tra le apparecchiature utilizzabili da una estetista. Alcune leggi regionali per la disciplina dell’attività di piercing e tatuaggio, possono valere anche per le attività di trucco permanente. La tutela del consumatore sui prodotti e trattamenti di trucco permanente in assenza di leggi specifiche che disciplinino la materia è assicurata dalla applicazione del Codice del consumo (DL.vo 6 settembre 2005, n. 206.) che rende vincolanti il rispetto della risoluzione ResAP(2008)1 del Consiglio d’Europa e delle circolari ministeriali. In accordo con gli articoli 2 e 316 Codice Civile in Italia è proibito praticare trucco permanente o tatuaggi a chi ha meno di 18 anni senza il consenso dei genitori o dei tutori. Nelle indicazioni fornite alle estetiste sulla applicazione del trucco permanente si specifica inoltre di non effettuare il trattamento:

  • sulle donne in stato di gravidanza;
  • su soggetti che soffrono di allergie, di epilessia o di malattie infettive, o autoimmuni, o dell’apparato respiratorio o dell’apparato cardiocircolatorio, o della zona di cute da trattare;
  • su soggetti che soffrono di patologie, o sono in cura con farmaci, che alterano la normale riepitelizzazione della pelle o la coagulazione/cicatrizzazione (ad es.: diabete, anemia mediterranea, ecc.) o sono in cura con farmaci chemioterapici;
  • in concomitanza con altri trattamenti estetici, medico-estetici, medici che compromettono lo spessore e l’integrità dello strato corneo (es. peeling). (Wikipedia)