Trucco semipermanente labbra

Sono molte le donne che possono rivolgersi al servizio trucco semipermanente labbra perché vogliono dare una svolta alla loro estetica non essendo costretti così a passare tante ore davanti allo specchio per spendere molti soldi per i cosmetici perché in questo modo possono ottenere lo stesso effetto correggendo anche dei difetti che non amano.

 Teniamo presente che la cosmesi di solito viene utilizzata per diversi motivi i cui principali sono enfatizzare i punti di forza come per esempio le labbra che sono carnose o lo sguardo profondo.

Ma c’è anche un altro motivo importante cioè bisogna nascondere i difetti giocando con i contrasti ombre e luci.

In questo modo una persona può avere visione diversa e cioè quella migliore: in questo non c’è niente di male anche perché sono cose importanti per chi vive in un’ottica sociale e anche lavorativa dove comunque l’immagine conta, ed è inutile negarlo oltre al fatto che è molto importante anche per la vita personale.

 Però volendo rimanere al lavoro ci basti pensare a quante professioni sono legate all’immagine, nel senso che molte donne magari vengono assunti anche sulla base della loro presenza e piacevolezza.

Ma non per forza solo in ottica negativa perché semplicemente è il tipo di lavoro che ha a che fare con l’immagine: di conseguenza molte donne possono avere dei benefici da un trucco semipermanente che può essere applicato a varie zone del volto comprese le labbra.

 Anche se comunque si può richiedere anche per le sopracciglia: in quel caso si parlerà di microblading così come spesso viene richiesto anche per gli occhi.

 

Tecniche principali per il trucco semipermanente

Diciamo subito che un professionista del make-up sicuramente sarà specializzato per fare un trucco semipermanente con lo scopo di accontentare molti clienti e ottenere grandi risultati nel momento in cui dovrà rimpolpare le labbra o di fare le sopracciglia.

 Il suo grande merito è anche quello di saper utilizzare gli strumenti del mestiere e di padroneggiare in maniera perfetta: ed ecco perché in questo caso è molto utile parlare degli effetti che si possono ottenere.

il più grande professionalità del settore di solito eseguono queste tecniche potendo poi mostrare risultati grazie anche alle fotografie o proprio una serie di calendari dove ci sono le foto con i risultati ottenuti con i loro clienti in modo da permettere a chi ancora è indeciso di vedere quelli che possono essere potenzialmente i risultati di quel tipo di lavoro.

 In questo modo una persona che ancora non si è sottoposto il trucco semipermanente potrà anche scegliere quello che fa per lei e cioè tutto quello che ha a che fare con gli effetti che si possono utilizzare come l’effetto sfumato, la punteggiatura o l’ombreggiatura, o ancora la tecnica riempitiva o quella correttiva.

In questo modo grazie a una manualità che permette di soddisfare molti clienti grazie anche all’esperienza accumulata da un professionista del trucco semipermanente che potrà offrire grandi risultati dal punto di vista del miglioramento estetico alle sue clienti.

 Parliamo di miglioramento che sarà visibile e poi torneremo molto tempo: in quel caso l’unica cosa da fare sarà preservarlo e impegnarsi.

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FORSE NON SAPEVI CHE ?

Il trucco permanente, in sigla PMU dall’inglese permanent make-up, è una tecnica della cosmesi decorativa che utilizza il tatuaggio per applicare i pigmenti sotto la superficie della pelle. Normalmente serve a correggere gli inestetismi del viso e del corpo e per il miglioramento della immagine estetica in generale. L’utilizzo più frequente è sul viso, marcando e modificando le linee degli occhi, labbra e sopracciglia con disegni che richiamano il disegno naturale, In questo si distingue dal tatuaggio artistico che realizza disegni di fantasia. Può essere utilizzato anche per camouflage permanenti, per ridurre la visibilità di cicatrici, anche risultanti da interventi chirurgici o per ricostruire il disegno di areola e capezzolo dopo operazioni di mastectomia, con la pratica introdotta da Kesselring nel 1987 Quest’ultima attività viene definita anche “tatuaggio medicale” o “senologico”. La distinzione tra le attività di tatuaggio e di trucco permanente non è chiaramente definita ed il trucco permanente può essere chiamato anche: dermopigmentazione viso, tatuaggio visagista, trucco semipermanente, micropigmentazione estetica, tricopigmentazione. L’Italia, al 2017, non ha adottato una legislazione specifica. Il quadro normativo italiano si riconduce alle Linee guida del Ministero della Salute per l’esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza (Circolari 2.9/156 e 2.8/633 del Ministero della Sanità pubblicate nel 1998 2.9/156). Le Circolari ministeriali prendono in considerazione i rischi di trasmissione di infezioni ed effetti tossici dovuti alle sostanze utilizzate per la pigmentazione del derma. Le misure, riportate, da applicare per il controllo del rischio sono: norme igieniche generali; misure di barriera e precauzioni universali; nonché misure di controllo ambientale. L’esercizio dell’attività di trucco permanente in Italia non è regolato da leggi nazionali, ma può rientrare in quanto disciplinato dalla legge 1/90 sull’attività di estetista. Nel 2015 una apposita modifica delle schede tecniche allegate alla legge sancisce che le apparecchiature per trucco permanente rientrano tra le apparecchiature utilizzabili da una estetista. Alcune leggi regionali per la disciplina dell’attività di piercing e tatuaggio, possono valere anche per le attività di trucco permanente. La tutela del consumatore sui prodotti e trattamenti di trucco permanente in assenza di leggi specifiche che disciplinino la materia è assicurata dalla applicazione del Codice del consumo (DL.vo 6 settembre 2005, n. 206.) che rende vincolanti il rispetto della risoluzione ResAP(2008)1 del Consiglio d’Europa e delle circolari ministeriali. In accordo con gli articoli 2 e 316 Codice Civile in Italia è proibito praticare trucco permanente o tatuaggi a chi ha meno di 18 anni senza il consenso dei genitori o dei tutori. Nelle indicazioni fornite alle estetiste sulla applicazione del trucco permanente si specifica inoltre di non effettuare il trattamento:

  • sulle donne in stato di gravidanza;
  • su soggetti che soffrono di allergie, di epilessia o di malattie infettive, o autoimmuni, o dell’apparato respiratorio o dell’apparato cardiocircolatorio, o della zona di cute da trattare;
  • su soggetti che soffrono di patologie, o sono in cura con farmaci, che alterano la normale riepitelizzazione della pelle o la coagulazione/cicatrizzazione (ad es.: diabete, anemia mediterranea, ecc.) o sono in cura con farmaci chemioterapici;
  • in concomitanza con altri trattamenti estetici, medico-estetici, medici che compromettono lo spessore e l’integrità dello strato corneo (es. peeling). (Wikipedia)